BRINDISI – “Per capire che la situazione fosse grave non era necessario attendere cinque mesi, sarebbe stato sufficiente prendere atto delle deliberazioni della Corte dei Conti (n 27 e n 89) che in maniera molto chiara indicavano all’Ente molte delle criticità che tutt’ora ci condannano ad una inesorabile scivolamento verso il dissesto finanziario e che per i mancati adempimenti da parte del Comune di Brindisi rispetto alle disposizioni espresse abbiamo presentato un esposto proprio alla Corte dei Conti e per conoscenza alla Procura Regionale”.

Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Alparone che prosegue:  “Oggi il sindaco e l’Assessore al Bilancio hanno ‘rivelato’ che dopo cinque mesi hanno compreso che lo stato di salute del Comune di Brindisi è disastroso e che ci aspettano tempi duri per risalire la china. Durante la conferenza, la Carluccio non ha dato alcun segnale concreto rispetto ‘al come’ uscire da questa situazione ed ‘al cosa’ la sua Amministrazione di concreto stia facendo. Ci saremmo aspettati qualcosa di più, magari ascoltare dal sindaco quali sono gli interventi e le misure che la sua Amministrazione sta mettendo in campo per invertire la rotta. Ma è sufficiente passare in rassegna l’Albo pretorio del Comune per capire che la sua Giunta di fatto è immobile. Non ci sono atti che abbiano anche il ben che minimo spiraglio di un qualcosa che vada oltre la normale amministrazione. Del resto le Commissioni consiliari, alle quali poco o nulla giunge dagli Assessorati di competenza, sono lo specchio “triste” del non lavoro svolto dalla Giunta Carluccio la quale, è bene ricordarlo, ad oggi continua beatamente a rimanere non conforme alla legge sulla parità di genere e a disattendere anche le richieste del Prefetto. Il sindaco dice che dobbiamo fare sacrifici, peccato che l’unico atto d’indirizzo che ha prodotto sia quello della nomina del suo Staff personale che ci costerà circa 113 mila euro l’anno sino al 2018. Forse le sfugge che se chiedi sacrifici dovresti, in quanto primo cittadino, dare il buon esempio. Restano dunque tutti i dubbi generati da un’Amministrazione che, a nostro avviso, nulla di concreto sino ad ora ha prodotto nella direzione di un risanamento dell’Ente e la cui azione resta confusa e non decifrabile”.

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