Albano: “Non ci resta che affidarci alla provvidenza”

BRINDISI – Lunedì scorso, come credo che risulti anche dal rapporto della polizia locale intervenuta sul posto,   una signora, che si trovava  sul marciapiede di via Porta Lecce, è stata colpita nella parte superiore del braccio sinistro, da un sampietrino, non perfettamente ancorato al suolo, scagliatole  dalle ruote di un auto in transito.

Il guidatore dell’auto ha proseguito la sua corsa,  ignaro di quanto accaduto.

L’impatto ha procurato alla signora, oltre ad un forte dolore, un vistoso ematoma alla parte superiore del  braccio sinistro .

Una variazione di pochi gradi nella traiettoria e il sampietrino  avrebbe potuto colpire la testa della signora, con conseguenze ben più gravi.

Una vicenda che  ripropone il problema da sempre trascurato  della sicurezza stradale e della manutenzione delle strade, dei marciapiedi e delle piazze, delle scalinate  della nostra città.

E’ sufficiente  farsi un giro in tutti i quartieri, nessuno escluso, per rendersi conto  che la gran parte  sono  ridotte in condizioni disastrose ,  al limite della percorribilità. Quasi  piste di motocross, come Porta Lecce, nella quale sarebbe prudente, oltre che opportuno, introdurre una  riduzione di velocità. Come del resto è avvenuto in via del mare.

L’elenco delle strade, piazze, marciapiedi, scalinate  dissestate è lunghissimo, credo che si faccia prima a elencare quelle in condizioni di percorribilità appena  decenti.

Le caratteristiche negative sono quelle di sempre: asfalto sbriciolato, buche, avallamenti,  rattoppi, chianche e mattonelle  mancanti, sollevate o sprofondate sampietrini in libertà, non ancorati saldamente al terreno, che possono schizzare, dappertutto e contro chiunque,  sotto il peso delle ruote delle auto, con effetti pericolosi.

Alla normale mancanza di una corretta manutenzione stradale, da molto tempo, si sono aggiunti   i danni prodotti dalle radici  dei pini o delle magnolie, piantati a breve distanza dalla carreggiata o nelle piazze.

Un disastro, che va ad incidere sulla sicurezza stradale,  perché  accresce la probabilità  di incidenti e di cadute dei pedoni,   con grave rischio per la loro incolumità fisica, come è già avvenuto purtroppo anche in quest’ultimo periodo.
Una situazione pesante che va ad alimentare  il già consistente contenzioso giudiziario comunale,  che registra  numerosissime condanne  a carico del comune per il risarcimento danni a pedoni e veicoli, a causa della scarsa manutenzione stradale, con la conseguenza che probabilmente si sta verificando il  paradosso di  spendere di più  per risarcire i danni  prodotti, anziché per organizzare ed effettuare la corretta e tempestiva manutenzione delle  strade.

Anche perchè c’è  da tenere conto, che i costi delle riparazioni lievitano se la distruzione del manto stradale viene trascurata e non viene approntato un intervento immediato finalizzato a consolidare l´asfalto di superficie, al primo segnale di sgretolamento.

Crediamo sia difficile riscontrare un disastro analogo in altre città.

Purtroppo è una triste eredità determinata dall’incuria delle passate amministrazioni comunali, commissariali comprese,  che negli ultimi 15 anni hanno destinato annualmente risorse assolutamente   inadeguate, rispetto a quelle che sarebbero state necessarie.

Il tormentone solito era quello di spostare a dopo,  un dopo che non è mai arrivato, l’attuazione dei  provvedimenti necessari.

Una situazione assolutamente insostenibile, che richiede interventi immediati e ben più sostanziosi di quelli programmati, per evitare che da una inefficienza tanto conclamata , possano derivare gravi danni alle persone, che hanno il diritto di muoversi in città, in sicurezza.

Bisogna fare presto perchè  il livello di pericolosità aumenta ogni giorno di più e a farne le spese, purtroppo,  sono i cittadini.

Credo che l’amministrazione abbia il dovere di intervenire con urgenza in quelle più dissestate.

Vincenzo Albano

 

 

 

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2 COMMENTI

  1. Il problema è che anche ciò che viene fatto non viene assolutamente controllato dai tecnici preposti a farlo.
    Nella fattispecie il sedime di via Provinciale per Lecce è stato rimesso a nuovo non più di 5 anni fa, il problema della posa dei sampietrini non effettuata a regola d’arte è emerso quasi subito.
    Sono state fatte delle contestazioni all’Impresa appaltatrice?
    A pagarne le conseguenze IN TUTTI I SENSI sono sempre i cittadini.

  2. nessun controllo da parte chi deve controllare il buon esito dei lavori,Brindisi e allo sbando,si scava e si rappezza con i piedi e nessun tecnico comunale richiama le ditte operatrici del lavoro mal fatto ,rioni come la commenda sono percosi non da auto ma da carro armato con cingoli,cosi via el mare tutta affossata a cosa sono serviti i dissuasori se è una strada tutta da rifare,per non dire quando piove una piscina comunale …ma vorrei capire gli ingegnieri che fanno questi lavori ,,dove hanno preso la laurea…oppure per dare appalti a basso costo poi si intoppa in queste situazioni..ma le ditte che operano nel campo hanno certificati che ne garantisce la loro idonieta’ a quello che devono svolgere..mi sa di no dai risultati visibili a tutta la popolazione…oppure a non pensare a male.. per pagare per avere appalti poi ci ritroviamo ad ricevere lavori fatti male mhaaa!!!!!!!!!!.. caro sindaco rossi ponga rimedio a questo scempio,brindisi non puo essere trascurata in questo modo ,anche se le colpe vanno a ritroso ..chi prende le redini in questo caso della citta è anche consapevole dei disatri che troverà ,perchè caro sindaco lei vive a Brindisi anche quando sindaco non lo era per cui è a conoscenza delle gravi pecche che andava incontro …

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