BRINDISI – Reduce dalla vittoria interna con Pistoia, che fa morale e classifica, e l’infermeria si svuota. Intende così fare il colpaccio esterno Brindisi.

L’Enel Basket chiuderà la 18^ di campionato sul parquet di Reggio Emilia (lunedì 6 febbraio alle ore 20:45). Ma occhio. Non sarà affatto facile domare gli emiliani. Infatti, i biancazzurri troveranno di fronte non solo una signora squadra, quadrata ed esperta, ma giocatori ‘incazzati’ perché reduci da ben due sconfitte di fila interne e non intendono, per questo, aggiornare la statistica in negativo ed anche perché hanno un roster troppo corto, per via dei tanti infortuni subiti.

Ma anche Brindisi non scherza ad infortuni. Fortunatamente, però, l’infermeria si sta man mano svuotando. Daniel Donzelli è tornato ad allenarsi, svolgendo una parte della seduta di allenamento, e Marco Spanghero ha recuperato pienamente dall’affaticamento muscolare e sarà regolarmente a disposizione del coach. Bisogna attendere solo il rientro, ancora un po’ lontano, di Kris Josepeh.

Però, non è l’infermeria a preoccupare l’ambiente cestistico brindisino. Ciò che, probabilmente, fa perdere il sonno a coach Sacchetti ed al patron Marino è il contemporaneo calo fisico di alcuni uomini-chiave della squadra. Si inizia con Moore (seppur autore di 24 punti, nella precedente partita), lontano dal ‘geometra’ di un mesetto fa, passando per Scott e Goss, con il primo che ha deluso di più nelle ultime gare, terminando con M’Baye, trasformatosi da cecchino ad un giocatore che ogni tanto centra il canestro. Per carità, un calo fisiologico è umano e tutti gli atleti, nel corso di una stagione agonistica, lo attraversano, ma la cosa strana è che lo stiano avendo tutti insieme.

Secondo Phil Goss, stando quanto ha dichiarato alla nostra redazione qualche giorno fa, Reggio Emilia si affronta aggredendola fin dal primo minuto e rimanendo concentrati, anche negli spogliatoi, perché, si sa, nella pallacanestro, fin quando non si ode il suono lungo della sirena al termine del 40’, il match non è finito e Brindisi questo la ha provato in negativo ed in positivo. Di certo è che Brindisi deve ripartire dagli ultimi due quarti visti contro Pistoia, perché se dovesse ripetere dai primi due, Reggio Emilia castiga.

C’è da dire anche che la classifica di quest’anno è cortissima. Basta perdere un paio di partite per ritrovarsi invischiati nella zona retrocessione o essere in piena lotta per i play-off. Difatti, Brindisi, a quota 16 punti (appaiate con essa Caserta, Brescia, Pistoia e Trento), vincendo, aggancerebbe proprio gli emiliani a 18 punti. Inoltre, l’Enel (ma anche la GrissinBon, ovviamente) giocherà sapendo già i risultati delle dirette avversarie e questo potrebbe essere una spinta in più per dare il massimo. Ma c’è l’altra faccia della stessa medaglia: Brindisi è una squadra giovane e poco esperta e sapere i risultati potrebbe far incappare i ragazzi di Sacchetti in una sorta di ansia da prestazione.

La speranza è anche la cabala: se è vero che non c’è due senza tre…

Tommaso Lamarina
Redazione

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