BRINDISI – Nel corso del convegno organizzato dal Club Rotary Appia Antica, presieduto dall’avv. Vittorio Rina, si è discusso delle possibili destinazioni d’uso del Castello Alfonsino e dell’Opera a Corno. Al tavolo hanno relazionato la Soprintendente Maria Piccarreta, il Prof. Giambattista De Tommasi del Politecnico di Bari ed il Presidente del Coni di Brindisi Oronzo Pennetta. Assente Loredana Capone, Assessore regionale al Turismo ed ai beni culturali. La platea che ha assistito al convegno ha fatto registrare presenze particolarmente qualificate, e non sono passati inosservati gli avvocati Roberto Cavalera e Gianluca Serra, così come presente era l’ing. Riccardo Rossi.
Dal dibattitto è emersa la forte volontà delle parti di impegnarsi affinché questa volta non venga dilapidato il denaro investito sul bene, seppure nessuno dei presenti abbia nascosto le difficoltà oggettive legate alla onerosissima sostenibilità economica – in particolare – dell’Opera a Corno, manufatto dalle dimensioni mastodontiche che dovrà necessariamente solleticare le attenzioni di investitori privati. Se per il Castello appare consona (ed obbligata) la strada della destinazione con finalità culturali, differente dovrà essere la destinazione d’uso dell’Opera a Corno, la quale dovrà accogliere attività di natura più strettamente commerciale.
La Soprintendenza ha garantito che, finché l’area sarà sotto la propria gestione, verrà prevista una guardiania diurna e notturna. Questo, assieme all’installazione di ulteriori telecamere, costituiscono primi passi, ma come sottolineato dal Prof. De Tommasi, se non si dovesse riuscire a rendere viva l’intera struttura, i vandali avranno sempre la meglio, soprattutto perché si tratta di un luogo decentrato rispetto al Centro cittadino.
Ecco allora che De Tommasi ha avanzato un’idea bizzarra quanto innovativa, ovvero quella di collegare l’area ed il tessuto cittadino attraverso mezzi anfibi, che possano attraversare indifferentemente la strada e l’acqua. Questa modalità di trasporto, secondo il Professore, attrarrebbe intere famiglie, rendendo finalmente attrattivo ed appetibile l’intero complesso, oltre che organico alla città.
Sempre legata ai ragazzi è l’idea di trasformare l’Opera a Corno in un centro nazionale per la vela: quello specchio acqueo, infatti, è denominato “stadio del vento” in quanto si presta particolarmente all’attività velistica, e tale condizione potrebbe favorire naturalmente un impiego dell’Opera a Corno per tali finalità.
In chiusura, a seguito di un intervento dell’ing. Roberto Serafino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è emersa un’altra possibile criticità: secondo il professionista brindisino, l’isola di Sant’Andrea, nel Piano Regolatore Portuale vigente, è indicata come area bianca, ovvero senza destinazione. Per procedere all’individuazione di una destinazione d’uso, pertanto, sarebbe necessario intervenire con una variante al Piano Regolatore Portuale, che andrebbe apportata dall’Autorità Portuale di concerto con il Comune e che abbisognerebbe di almeno 4 anni di tempo. L’arch. Piccarreta, di converso, ha risposto che trattandosi di demanio culturale non vi è bisogno di alcuna variante al Piano. Sarà così?
Andrea Pezzuto
Perché non realizzare nel perimetro protetto un teatro all’aperto sul modello del Forum Eventi di San Pancrazio Salentino? Oltretutto sarebbe una altra alternativa all’euro iniziative per l’estate.