BRINDISI – L’ennesimo atto criminale consumato ai danni di una giovane donna ha destabilizzato le coscienze di una comunità, la nostra, non abituata a drammi di tale portata. Purtroppo, siamo chiamati, sempre più spesso, a fare i conti con mostri figli di una società, quella contemporanea, in cui i valori, il rispetto per la vita umana e per il prossimo sono passati in secondo piano lasciando spazio alla cultura dell’apparire più che dell’essere. Al degrado non seguono opportune politiche sociali né tantomeno interventi legislativi atti a scongiurare tragedie annunciate come quella accertata in queste ore. L’ADOC, impegnata da anni sul fronte dell’informazione e della tutela non può che moltiplicare i propri sforzi in tale direzione.
Negli ultimi decenni la violenza di genere ha ricevuto un’attenzione crescente, dovuta all’aumento costante dei casi di violenza e all’interesse per la tematica mostrata da studiosi e mass media, che l’hanno posta in relazione con la tutela dei diritti umani e della salute delle donne.
Il progetto “L’amore non ha lividi” vuole porsi come obiettivo quello di portare avanti l’attivitàdi PREVENZIONE, INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE e ASSISTENZA alle donne vittime di violenza.
Nello specifico il progetto vuole andare a implementare l’attività di INFORMAZIONE e SENSIBILIZZAZIONE realizzando eventi e prendendo parte alle iniziative già avviate da soggetti con i quali Adoc collabora da anni e con cui ha costruito una “rete antiviolenza”.
Tale rete è composta da centri antiviolenza e strutture pubbliche e con il presente progetto ci si pone l’obiettivo di ampliarla ulteriormente.
L’attività di assistenza, invece, sarà realizzata dai centri di ascolto che collaborano con Adoc e ai quali saranno indirizzati i consumatori che si rivolgeranno ai nostri sportelli.
Troppo spesso gli episodi di violenza non vengono denunciati perché la vittima teme per la propria incolumità fisica e, spesso, per quella dei figli.
C’è poi il senso di vergogna nell’esporre il proprio vissuto di sofferenze ad altri, senza contare la difficoltà del convivere sotto lo stesso tetto con quello che si rivela, molto spesso, il proprio aguzzino.
L’ostacolo concreto più evidente è il non saper dove andare, la mancanza di un luogo e di persone che accolgano la vittima e gli eventuali figli. Questo è ancora oggi il freno principale: non avere un’alternativa. Il progetto “L’amore non ha lividi” parte da tali problematiche per fornire alle vittime gli strumenti di cui hanno bisogno.