118, Cgil: “Un sistema che rischia di collassare a causa dei turni massacranti di servizio”

Quanto accade al sistema emergenza urgenza di Brindisi non si può sottacere!

Già da tempo il personale specializzato che presta la propria professionalità all’interno del Servizio 118 della Provincia di Brindisi e la scrivente Organizzazione Sindacale hanno avuto modo di esternare anche formalmente tutta la propria preoccupazione per le disfunzioni organizzative del servizio medesimo, in riferimento ai turni di servizio illegittimi svolti dal personale autista – soccorritore.

Le suddette gravi inadempienze segnalate ascrivibili, quindi, ad una gestione complessiva dei dipendenti incardinati nel sistema emergenza urgenza 118 , non hanno avuto il dovuto riscontro, né si è in alcun modo provveduto a dirimere le problematiche palesemente evidenti.

In alcuni casi, si lamentano turni contrari alla normativa in vigore perché ricadenti anche oltre le 20 ore consecutive – tra servizio volontariato e servizio istituzionale -, delle vere e proprie maratone lavorative.

La normativa a tal proposito espressamente ribadisce che “ciascun lavoratore deve prendersi cura della   propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni ai mezzi forniti dal datore di lavoro” (decreto 626/94 e art. 5 comma 1 L.81/2008).

Il soccorso di emergenza, già di per sé estremamente delicato e complesso, sempre corredato da un rischio intrinseco di imponderabili eventi avversi, necessità di un’organizzazione che permetta ai Lavoratori il previsto recupero psico – fisico. Non può sfuggire a nessuno, infatti, che l’attività in questione è un lavoro nel quale poter contare sulla lucidità è importante ed ineludibile.

Anche perché è giusto ribadire definitivamente che l’orario di lavoro, in qualunque settore professionale, e anche nel volontariato (essendo quest’ultima attività assimilata al lavoro dipendente), si rifà al quadro normativo dato dal  decreto Legislativo 66/2003 che richiede il rispetto del limite massimo di 12 ore e 50′ di lavoro giornaliero, del limite massimo di 48 ore di durata media dell’orario di lavoro settimanale, nonché il limite minimo di 11 ore continuative di riposo nell’arco di un giorno.

Alla luce di quanto innanzi, questa volta, si ritiene necessario rendere pubblica la denuncia della CGIL rispetto alla condizione di illegittimità, vuoi rispetto ai provvedimenti da assumere per il bene dell’utenza e dei lavoratori applicati al servizio, vuoi rispetto alle richieste di convocazione di un tavolo di confronto teso a legalizzare la attuale gestione del servizio medesimo.

Pertanto, si comunica che la CGIL invierà la richiesta di incontro congiunto con il Direttore del Servizio 118, il Direttore Generale della ASL BR e tutte le associazioni e/o aziende accreditate al Servizio Provinciale, per l’apertura imminente di una trattativa con i sindacati sul nodo emergenze allo scopo di garantire sicurezza ai pazienti e migliori condizioni ai lavoratori.

In assenza di ulteriore riscontro sarà costretta a notiziare l’Autorità Giudiziaria Competente.

l Segretario Generale

Antonio Macchia

 

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