VIDEO – Shuttle: a Brindisi il Comune esclude dalla gara R.A. Costruzioni che vuole bus elettrico, a Roma ne esplode uno a metano!

BRINDISI – Mentre a Brindisi la Commissione di Valutazione nominata dalla Amministrazione comunale ha escluso dalla gara per lo Shuttle la ditta R.A. Costruzioni Srl (che se l’era aggiudicata originariamente, ndr) per una presunta anomalia dell’offerta che prevedeva “veicoli alimentati esclusivamente con motore elettrico”, perchè – a loro dire – “il capitolato speciale era stato formulato per autobus alimentati a gas metano”, a Roma, la notte scorsa proprio un Bus Atac alimentato a metano è scoppiato ed andato in fiamme,  avvolgendo lo stesso autobus ed invadendo tutta la larga sede stradale, innalzandosi per una ventina di metri in un muro di fuoco che ha bruciato la facciata di un palazzo, poi fatto evacuare dai pompieri. La stessa Atac ha aperto un’indagine interna per accertare le ragioni dell’incendio che ha interessato il mezzo a metano in servizio sulla linea N.1 e che, solo grazie ai sistemi di sicurezza e alla professionalità dell’autista, non ha avuto conseguenze più gravi (http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/25/roma-esplode-autobus-a-metano-la-deflagrazione-sindacati-contro-atac-dg-pensa-solo-a-nomine-per-i-grillini/3416121/).




Proprio questo argomento era stato oggetto di una lettera da parte del legale della R.A. Costruzioni, l’avvocato Antonio Martini (peraltro proprio di Roma, ndr), come riportato dalla nostra testata in  data esattamente una settimana fa (http://www.newspam.it/shuttle-il-comune-esclude-la-r-a-costruzioni-e-spinge-verso-altra-direzione-il-bus-elettrico-non-e-gradito-pronto-ricorso-al-tar).

Shuttle
Shuttle

Nella lettera in questione, l’avvocato Martini parlava di una “schizofrenia amministrativa”, tanto più perchè – diceva il legale – “la Commissione di Gara, già nella seduta del 29 dicembre del 2014 (verbale di gara n.8), aveva giudicato conforme alla prescrizioni del capitolato di gara l’offerta della R.A. di veicoli alimentati esclusivamente con motore elettrico, dichiarando in modo esplicito che ‘la proposta di bus shuttle alimentati esclusivamente con motore elettrico rientra, secondo la previsione del capitolato, nelle offerte environmentally friendly, orientate verso la mobilità sostenibile (2 su 7)”. Martini, inoltre, evidenziava anche il fatto che “la commissione di Valutazione, pur non contestando esplicitamente la valutazione, si è rifiutata tuttavia di sottoporre a verifica i prezzi esibiti, perché sarebbero mancati termini omogenei di confronto, in considerazione del fatto che l’offerta di un bus elettrico avrebbe reso inutile la realizzazione di punti di rifornimento di gas metano e che il capitolato speciale era stato formulato per autobus alimentati a gas metano. Nella sostanza, la Commissione ha ritenuto che l’aver ritenuto legittima dell’offerta di bus ad alimentazione elettrica contrastasse con i termini di valutazione dell’offerta previsti nel capitolato, formulati in considerazione della alimentazione a gas metano dei veicoli oggetto dell’offerta. E, sulla base di tali valutazioni, ha ritenuto improcedibile la comparazione dei costi offerti dalla R.A.”.

Ed è proprio su questo aspetto che noi avevamo rilevato una forte contraddizione o, meglio, un paradosso grande quanto una casa: non si capisce, infatti, come mai, a fronte di una ‘politica’ che, ormai dappertutto, va nella direzione del rispetto dell’ambiente, solo il Comune di Brindisi non ritiene valida l’adozione di un bus alimentato esclusivamente con motore elettrico. A Brindisi si privilegia il metano? Perfetto, ma in caso di incidenti – come quello avvenuto a Roma – sapremo sin da subito di chi saranno le responsabilità.

 




Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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