VIDEO – Inquinamento ambientale e salute, 5.000 tumori: indagine epidemiologica sconcertante

BRINDISI – L’ARES, di concerto con ARPA ed ASL, ha condotto uno studio di coorte sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla mortalità e morbosità della popolazione residente a Brindisi e nei Comuni limitrofi (indagine epidemiologica fatta su circa 200.000 abitanti), per capire gli effetti (soprattutto in termini di tumori) arrecati, appunto, dall’inquinamento ambientale.

Così, stamane è stata indetta una conferenza, svoltasi presso la sala Mario Marino Guadalupi di Palazzo di Città, dei sindaci dei Comuni interessati, voluta dal Commissario Prefettizio di Brindisi, Santi Giuffrè. All’incontro hanno partecipato il Commissario Straordinario ARES, dott. Giovanni Gorgoni; la dr.ssa Lucia Bisceglia, Dir. Ares  Serv. Analisi della domanda  e valutazioni epidemiologiche; il direttore generale della ASL di Brindisi, dott. Giuseppe Pasqualone.inqunamento ares 3

Il report pubblicato un paio di settimane fa ha riguardato i danni procurati dal petrolchimico di Brindisi, da Enipower, dalle centrali Enel Nord (Edipower) ed Enel Sud (quella di Cerano), dagli anni ’90 ai 2000.

Gli abitanti sottoposti ed indagine epidemiologica sono stati dell’area di Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Mesagne, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torchiarolo. Tutti, da anni, sono attenzionati per le possibili ripercussioni sulla salute della popolazione delle emissioni ambientali derivanti dagli impianti industriali presenti nella zona.inqunamento ares 2

L’analisi dell’incidenza tumorale ha consentito di evidenziare che nel periodo 2006-2010 sono stati registrati 5.183 casi di tumore, in particolare al polmone (35%). Ma rinvenute anche diversi malattie cardivascolari (18%), bronco-pneumatia  cronico ostruttiva (52%) e malattie renali.

Il dottor Pasqualone, però, predica la calma: “Nessun allarmismo – precisa – ARPA, ARES ed ASL hanno fatto un lavoro straordinario, che è il primo in Italia. Questo dev’essere un punto di partenza. Ora, stiamo già individuando alcuni percorsi per fornire garanzie legate alle problematiche ambientali”.

(Nella video-intervista, il dott. Giovanni Gorgoni)

Tommaso Lamarina
Redazione

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