VIDEO – Il PalaPentassuglia ampliato dal lato lungo con fondi privati. Carluccio fiduciosa, Marino scettico ma attende

BRINDISI – Ampliamento PalaPentassuglia? Fumata… grigia.

Si è svolto questa mattina, in sala giunta di Palazzo di Città, un incontro tra i vertici della New Basket Brindisi e l’Amministrazione comunale, per discutere circa l’ampliamento del palasport di contrada Masseriola e renderlo idoneo secondo le normative della FIBA, ossia con 5000 posti a sedere (a partire dalla stagione cestistica 2018/2019). Al tavolo erano presenti il sindaco, Angela Carluccio; il presidente della NBB, Nando Marino; il vice presidente, Pino Marinò; il consigliere regionale dei 5 Stelle, Gianluca Bozzetti (in veste di uditore); Francesco Pasanisi Zingarello, attuale capo dello staff del sindaco; l’architetto Fabio Lacinio, dirigente servizi impiantistica sportiva; Giampiero Campo, assessore all’Urbanistica; Gaetano Padula, dirigente dei Servizi Ecologia, Controllo Risanamento Ambientale, Igiene Urbana, Supporto C.C.V.L.P.S., Datore di lavoro.incontro 2

Le parti si sono riunite alle 11:44 e l’incontro è terminato alle 12:39. Meno di un’ora, dunque, per porre le basi relative ai lavori di ristrutturazione del PalaPentassuglia e per definire anche, in un certo senso, il futuro del basket cittadino.

Stati d’animo differenti tra Marino e la Carluccio. Il primo, ha preso atto di quanto detto dal sindaco in assise, un po’ scettico (e vedremo il perché); la seconda, invece, fiduciosa di salvare il basket a Brindisi. Fumata grigia per uno, fumata quasi bianca per l’altra.

Ma cosa è emerso dall’incontro?

Innanzitutto, la Carluccio ha confermato la volontà di portare avanti il progetto già in essere durante la precedente Amministrazione e confermarlo in toto, ossia di ampliare il lato lungo del palasport; un progetto già approvato dal CONI. Ed è qui che nasce lo scetticismo del patron biancazzurro: modificare tale area della struttura, secondo lui, significherebbe costringere la società a disputare una parte del campionato 2018/2019 fuori dalla mura cittadine e perdere un numero consistente di abbonamenti, quindi, di tifosi. Ad ogni modo, l’Amministrazione fornirà tra qualche giorno un cronoprogramma in cui si vaglieranno anche altre strade. Inoltre, Marino nutre dubbi anche sul fatto che una simile vetusta struttura possa essere in grado di sostenere un intervento così importante. “Se è stato steso questo progetto, vuol dire che potrà essere attuato senza problemi – sostiene il presidente della NBB – speriamo. L’Amministrazione ed i tecnici si prenderanno la responsabilità di ciò. Se è l’unica soluzione, noi accetteremo di buon grado”.

Ad ogni modo, anche il semplice ampliamento richiede fondi consistenti. La Carluccio inizierà a sondare il terreno per un eventuale partecipazione di qualche privato: “A meno che non sia un ‘cavaliere bianco’ – continua Marino – sarà dura trovarlo. Ma sono valutazioni che faranno loro. A noi interessa avere una casa da 5000 posti”.

“Abbiamo la volontà di far rimanere il basket in città e ci stiamo muovendo in tal senso, ma l’intervento non è prioritario – esordisce la Carluccio –, cercheremo di reperire fondi privati, se questa strada non fosse percorribile, ci attiveremo per interloquire con la Regione e col CONI”.

Il sindaco, anche durante l’incontro (come già fatto sapere qualche settimana fa, tramite comunicato), ha voluto rassicurazioni dalla società in merito alla permanenza della squadra ai massimi livelli. Richiesta fine a se stessa, in quanto trattasi di sport e non v’è certezza alcuna sull’andazzo di una stagione. D’altro canto, l’ampliamento del palazzetto non dev’essere visto come una gentile concessione alla New Basket Brindisi, ma anche come un importante contenitore di qualsivoglia evento in favore della città e del territorio. Dunque, una spesa ‘per’ Brindisi.

Entro un mese, presumibilmente, si dovrebbe delineare il quadro. Nel corso di questi 30 giorni, avverranno altri incontri tra Amministrazione e società.

Per quanto riguarda il main sponsor, invece, Marino conclude ribadendo di avere in corso ancora una trattativa e che la campagna acquisti non partirà fino a quando Enel non prenderà una decisione importante: “Se dovesse essere negativa, interverremo noi come società”, assicura.

Tommaso Lamarina
Redazione

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