Ho appena letto l’articolo del senatore Dario Stefano.

Ma quando la smetteranno di sparare cavolate, il rilancio del sud punta sull’agricoltura?strumento per ridurre il gap Nord – Sud.
Utopia, è solo propaganda politica, continuano ad essere schiavi della UE e dei grandi gruppi di pressione che controllano tutto.
I fatti contano non le parole. Ogni anno perdiamo centinaia di ettari di terreni non più coltivati perchè non producono reddito,non per colpa degli agricoltori, che hanno strumenti e competenze,ma di chi,come loro non fanno nulla per opporsi a direttive comunitarie assurde.Vedi l obbligo di produrre mozzarelle con latte in polvere,  nel nord europa si fà il barolo con un kit pronto, per non parlare delle ultime direttive dell’Agea in merito alle importazioni di prodotti alimentari dai paesi Extra Ue.
So benissimo che il mercato è globalizzato, e appunto per questo servono regole certe.
Ogni prodotto alimentare conservato o fresco dovrebbe indicare in etichetta origine,zona di produzione e azienda agricola produttrice,insomma una identità di prodotto,non si può pensare che qualsiasi merce che tocchi il suolo comunitario sia merce Ue ignorando la provenienza.
La tracciabilità  importante sia per noi produttori,che per i consumatori, in termini di sicurezza alimentare.
Potrei elencarvi centinaia di paradossi ma servirebbero decine di pagine.
Per concludere, io ad oggi dico ai giovani state lontano dall’agricoltura, finchè non ci saranno politici capaci e soprattutto che sappiamo tutelare un settore primario come il nostro.
Mario Longo




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