Keri Smith, artista, illustratrice e blogger, negli ultimi anni ci ha regalato libri sorprendenti, veri e propri inviti alla creatività e all’esercizio di modalità artistiche per comunicare e interagire con lo spazio. Come diventare un esploratore del mondo, Distruggi questo diario, Risveglia la città rappresentano opere aperte all’interazione con i lettori/fruitori dell’oggetto-libro, poiché racchiudono la possibilità di usare il testo per mettere a punto codici e linguaggi artistici alternativi. In libreria è da poco arrivato il nuovo libro della Smith, The Wander Society (Corraini): anche stavolta pura gioia per gli occhi.

libro keri

Copertina cartonata, agevole formato 13×18, e l’annuncio sul retro che il libro diventa strumento attraverso il quale scegliamo di entrare a far parte di un movimento segreto, di quella Wander Society che fa dell’errare, del camminare senza una meta, il suo elemento costitutivo. In un tempo che ci induce a vivere esistenze di seconda mano, seguendo percorsi già battuti da altri, camminare per il piacere di farlo diventa un modo per aprirsi liberamente al mondo, all’ignoto, all’incanto e anche, metaforicamente, per lasciarsi andare al fluire quasi mistico della fantasia. Il libro ha l’avvio coinvolgente di un enigma: l’autrice ci racconta della sorpresa, mista ad un pizzico di turbamento, con cui rinviene strane formule e simboli annotati a margine delle pagine di una vecchia edizione di Foglie d’erba di Walt Whitman, acquistata in una libreria antiquaria. E tra indagini che non sono indagini (gli indizi appaiono ovunque!), misteriose missive da insigni professori universitari studiosi del fenomeno e pamphlet illuminanti scovati lungo le piste ciclabili, ogni dettaglio sarà una chiara coincidenza che riconduce all’immaginaria (o forse no?) Wander Society. Probabilmente ciascuno di noi (al pari di Aristotele, Hermann Hesse, Henry David Thoreau, Georges Perec e tanti, tanti altri) è l’ideale socio onorario di questo incredibile movimento, abbiamo solo bisogno di una breve pausa per rendercene consapevoli. E questo delizioso libro, arricchito altresì di un lessico dell’errante e di una fondamentale sezione fai-da-te (perché “l’uomo più appagato è colui che sa creare il mondo dal nulla” secondo un membro della Society che preferisce mantenere l’anonimato) ce ne fornisce una bella occasione.

di Diana Alessandra Politano




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