BRINDISI – Sballottati da un ufficio all’altro, in cerca di un posto (sufficientemente caldo) in cui poter lavorare. Non ne possono più i 4 dipendenti comunali di Palazzo Nervegna che, dopo essere stati mesi a gelare all’interno della struttura di via Duomo (in cui l’impianto di riscaldamento non è mai stato avviato perché è rotta la scheda e nessuno ha mai pensato ancora di sostituirla, ndr), adesso cercano rifugio in qualche stanza di Piazza Matteotti: un giorno qui, un giorno lì, come dei poveri appestati.

Una situazione insostenibile che, tra l’altro, il dirigente sindacale della Uil Fpl Giuseppe (Pino) Roma aveva anche segnalato al segretario generale Alemanno assieme a tante altre anomalie amministrative e sprechi di denaro pubblico, beccandosi, in tutta risposta, una contestazione d’addebito per la quale era intervenuto – in sua difesa – anche il sindacato.

La salubrità dell’ambiente di lavoro è un  diritto che deve essere garantito ai lavoratori. E sino ad oggi, almeno per i dipendenti di Palazzo Nervegna, così non è stato.

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