Spesso quando uno fa le cose alla buona, senza cura, così come vengono, si usa dire: Sta faci li cosi alla Carlona……unu magari penza e tici:
– ma ci eti sta Carlona
Ma pirceni si tici alla Carlona
La leggenda infatti narra che, l’imperatore Carlo Magno invitò molti signori ad una grande battuta di caccia. Essi accettarono e si presentarono all’appuntamento con vestiti di gran pregio e rimasero stupefatti vedendo l’imperatore che aveva un abito di ruvida stoffa indossata solitamente dai contadini, piuttosto che da un sovrano. Ma Carlo, che oltre che un insigne capitano era anche un sapientone, accortosi dello stupore dei presenti, disse a quel punto che il suo abbigliamento un po’ rozzo non era casuale, ma serviva alla bisogna avendo preveduto l’avvicinarsi di un temporale. E il temporale infatti scoppiò. Gli ospiti di Carlo ebbero gli abiti rovinati e si fecera culuni culuni , mentre la stoffa rozza e grossolana riparò l’imperatore ben bene.
Così sarebbe nata l’espressione “alla carlona”, dapprima per “vestire alla buona”, e più tardi per indicare qualunque cosa o azione buttata giù alla peggio, in disordine, senza riguardo.