ROMA – Come avevo preannunciato alcuni giorni addietro, l’esame parlamentare del Decreto Mezzogiorno sarebbe intervenuto sul testo anche in relazione alle norme che introducono nel nostro paese la definizione delle cosiddette “Zone economiche speciali”, che sto personalmente seguendo da relatore in Senato.

Lo scrive, in una nota, il senatore Salvatore Tomaselli del PD che prosegue: “Posso comunicare, pertanto, che la Commissione Bilancio ha appena approvato, su proposta dei relatori ed in accordo con il Governo, una modifica al testo originario del Decreto con cui si prevede la possibilità per le regioni di presentare, nell’ambito del proprio territorio, al massimo due proposte di individuazione di ZES in presenza di sistemi portuali distinti. Tale norma consentirà, quindi, a regioni come la Sicilia o la Puglia di poter concorrere alla istituzione di due ZES nel proprio territorio. Avendo lavorato in queste settimane nel confronto con il Governo a tale soluzione mi ero permesso nei giorni scorsi di invitare i protagonisti di una intempestiva polemica localistica sulla eventuale sede della istituenda ZES nella nostra regione, ad attendere l’esito dell’esame parlamentare prima di qualsiasi dibattito. La soluzione normativa consentirà, quindi, di proporre l’istituzione di due ZES in Puglia che non potranno che corrispondere ai territori e alle infrastrutture portuali e retroportuali che costituiscono i due sistemi portuali, ovvero l’area di Taranto e quella del basso Adriatico da Bari a Brindisi. Una opportunità che, sono certo, la Puglia saprà cogliere pienamente, in un impegno comune tra Regione e territori, valorizzando le potenzialità che entrambe le aree detengono, sia dal punto di vista della dotazione di infrastrutture che di aree vocate alla filiera logistica e a quella manifatturiera”.

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