BRINDISI – L’UDC in terra di Brindisi riunitosi il 22 settembre intende riorganizzare il partito raccogliendo quelle anime con valori moderati e cattolici che credono ancora nella possibilità che siano i partiti a dare il massimo contributo alla vita sociale ed amministrativa del territorio così come è stato nel passato.

Lo scrive, in una nota, il Coordinatore Cittadino UDC Raffaele Iaia che prosegue: “Intendiamo formare e creare una nuova classe dirigente che si impegni nella riorganizzazione del partito sul territorio , apportare un rinnovamento con persone motivate  e non perché amico o parente di quello….  o finalizzato  alla ricerca di candidati per le elezioni. Vogliamo  formare dei gruppi di lavoro per aree di competenza per  fare sintesi nei momenti giusti quando la politica, il mondo sindacale e sociale chiedono confronto sulle grandi tematiche che da anni assillano la Città di Brindisi,  essere di supporto anche  a chi si trova a governare per delineare insieme l’idea di città che  si intende perseguire, tenendo in massima considerazione  le vocazioni naturali del  nostro territorio e le sue potenzialità,  che se sfruttate al meglio possono apportare beneficio economico  a tutti i cittadini, oltre che essere attenti alle nuove richieste che l’Italia e la Comunità Europea ci chiedono  e valutare qualche  miglioria da apportare per essere competitivi con l’offerta. Queste sono alcune cose di cui ci  dobbiamo riappropriare  nel fare politica fra di noi e aprire un tavolo con tutte quelle forze moderate  che intravedono lo stesso obiettivo, (partendo dalle forze politiche che già erano presenti all’opposizione dell’ultimo governo cittadino, e poi aprire agli altri). Dobbiamo fare  dei partiti forti che determinano con le loro idee e le loro azioni sempre nell’interesse esclusivo del territorio,   e non essere usati solo come serbatoi  di voti ora per le politiche poi per le amministrative ecc.., e poi ci deve accumunare  un’intesa fondata sul principio condiviso della discontinuità di come è stato gestito nel passato la pubblica amministrazione. Solo facendo questi sforzi faremo riavvicinare i cittadini alla partecipazione attiva della politica, avendo ben presente le difficoltà in cui si dibatte la città”.

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