BRINDISI – Stava per accadere ciò che tutti i brindisini si aspettavano: il colpaccio a Milano. Brindisi ci crede anche e gioca a viso aperto, ma in quei maledetti 10’ finali perde il contatto con la realtà e si fa sfuggire la partita di mano.

Non riesce, dunque, ad allungare a tre la striscia di partite vinte, l’Enel Basket Brindisi che, nel posticipo domenicale lombardo contro l’Olimpia Milano, crolla proprio quando serviva la zampata finale.

Sacchetti si deve accontentare di far giocare sempre gli stessi, a causa di una panchina particolarmente corta, con Donzelli e Joseph infortunati ed English che ha rescisso il contratto. Solo nove senior, quindi, per poter tentare l’impresa, ma ritrova Moore. E ci stava quasi riuscendo, stando ai primi minuti di gioco. L’Enel non fa suo il motto ‘il miglior attacco è la difesa’, piuttosto ‘il miglior attacco è l’attacco’. Sì, perché la retroguardia brindisina non contiene nel miglior modo i giocatori milanesi, ma questa ‘criticità’ viene colmata da un eccellente attacco. Il trio Scott-Carter-M’Baye, funziona, con quest’ultimo leggermente sottotono.

Ma l’Enel non ha nulla da perdere e gioca a viso aperto, azzardando importanti ed efficaci tiri dalla lunga distanza. Ed è questa la differenza nei primi tre quarti. L’Olimpia, invece, non è la squadra straripante che ci si aspettava, sbagliando qualcosina in più sotto canestro. Così, la partita è bella e veloce, con il risultato che pende una volta da una parte, una volta dall’altra. L’ingresso di Moore ridà quadratura al gioco biancazzurro, ma toglie qualcosa in fase difensiva.

Ma Brindisi non ha nulla da rimproverarsi, se non il fatto di aver giocato 30’ su 40’, lasciando l’ultimo periodo di gioco agli avversari (22-21; 29-27; 20-22; 28-16). Questo risultato è figlio anche di non aver azzeccato più un canestro nell’ultimo periodo di gioco.

Ancora ottima la prova di Robert Carter, che si conferma un giocatore ritrovato ed in crescita, con i suoi 19 punti (miglior realizzatore della gara, assieme al milanese Simon).

La partita di oggi non lascia l’amaro in bocca, ma punti su cui migliorare e ripartire. Ai playoff si pensa da Caserta in poi.

Tommaso Lamarina
Redazione

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