BRINDISI – L’idea è quella di unire, al Consiglio comunale in cui si dovrà discutere la mozione di sfiducia al sindaco Angela Carluccio, l’atto di indirizzo della fusione della Brindisi Multiservizi alla Energeko con relativo Piano industriale. Mettendo ai voti la prima, pur sapendo bene che la delibera della partecipata può essere approvata dall’eventuale Commissario prefettizio con i poteri del Consiglio.

L’obiettivo? Quello di ‘usare’ i lavoratori della BMS come scudo. Portando, infatti, all’ordine del giorno del Consiglio la delibera della mozione di sfiducia con quella della Multiservizi, l’intento potrebbe essere quello di far passare i 17 consiglieri firmatari come coloro che non vogliono salvare la società partecipata. La realtà, invece, stando a fonti interne a Palazzo di Città, è solo quello – da parte della maggioranza  – di garantirsi la continuità di governo e, quindi, di salvare le proprie poltrone.

Intanto, per le 12,00 odierne è stata convocata la riunione dei capigruppo per decidere le date del Consiglio comunale (quello per la rottamazione delle cartelle Abaco – da tenersi obbligatoriamente entro il 31 gennaio prossimo – e quello per discutere la mozione di sfiducia, ndr). Capiremo le strategie della maggioranza Carluccio dalla convocazione e dall’ordine del giorno (o dagli ordini) se intendono fare ostruzionismo rispetto alla discussione della mozione.

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