BRINDISI – Chè oramai la questione rifiuti sia diventata sempre più insostenibile è, purtroppo, cosa ben nota ai più. Ora, addirittura, non si possono neppure ritirare i sacchetti per la raccolta differenziata.

Intanto, la TARI che i brindisini sono costretti a pagare è fra le più alte d’Italia. Nessuno si indignerebbe se, però, almeno i servizi funzionassero. Una città sempre più allo sfascio è macchiata perennemente anche dall’’ingombrante’ questione dei rifiuti. Rifiuti che, spesso e volentieri, si vedono straripare dai cassonetti e ‘occupare’ zone a verde, dimostrando quanto un cittadino possa essere incivile e quanto i servizi tendano sempre a latitare.

The last but not the least, il ritiro dei sacchetti per la raccolta differenziata. Come è noto, i cittadini possono recarsi presso l’ufficio di piazza Santa Maria Ausiliatrice per ritirare i sacchetti della Ecologica Pugliese con cui procedere alla differenziata. Il ritiro è a cadenza trimestrale. Ma, come potete vedere dalle foto, lo stabile è chiuso ed un onesto e rigoroso cittadino, attento all’ambiente, non sa dove recuperare ulteriori sacchetti.

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Inoltre, i sacchetti per la differenziata devono essere, per legge, di diverso colore, per facilitare il compito a chi è preposto al ritiro degli stessi. Ma non è quanto avviene a Brindisi. Nel mese di luglio, addirittura, chiunque abbia avuto a che fare con l’ufficio di Piazza Maria Ausiliatrice, ha potuto constatare che i sacchetti erano tutti dello stesso colore; che fosse plastica, carta, vetro o umido.

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Ora, resta da capire il motivo per il quale l’ufficio sia chiuso: sacchetti esauriti o altri motivi? Non è dato saperlo. La certezza è solo una: i cittadini sono stanchi di pagare tasse su tasse (alcune anche onerose, come quella della TARI), senza ricevere un servizio adeguato all’importo. E qualcuno ha pensato bene di lasciare un biglietto-ricordo dinanzi al cancello – chiuso – dell’Ufficio: “VAGABONDI!”. Molto più civile della scritta sulla facciata di Palazzo di Città, ma forse anche molto più ‘efficace’…

Tommaso Lamarina
Redazione

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