INTERVISTA – Virtus Francavilla, Magrì: “Giocheremo al Fanuzzi. Soddisfatto della stagione. Nzola ha offerte importanti”

FRANCAVILLA FONTANA – Manca ancora poco più di un mese al verdetto ufficiale, ma pare proprio che la Virtus Francavilla giocherà la prima parte del prossimo campionato al Franco Fanuzzi di Brindisi, in attesa dei lavori di adeguamento del suo stadio Giovanni Paolo II, imposti dalla Lega Pro.

A rendere il tutto una quasi certezza, è lo stesso presidente del sodalizio biancazzurro Antonio Magrì, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione. Nel corso della intervista, poi, il patron ha tracciato un bilancio su quella che è stata la prima e storica partecipazione della squadra della Città degli Imperiali al campionato professionistico di Lega Pro e sul futuro del gioiellino francese M’Bala Nzola.

Primo ostacolo: lo stadio. Come noto, le normative federali hanno posto un veto, secondo cui le società professionistiche potranno iscriversi alla stagione 2017/2018 solo se il proprio campo di gioco è conferme alle regole stabilite. Al momento, però, il Giovanni Paolo II non lo è affatto. Lo stadio francavillese, infatti, per essere messo a norma (rifacimento manto erboso; ampliamento del campo di gioco; potenziamento impianto di illuminazione, che necessita di due torri faro per le partite serali) ha bisogno di circa 750mila euro. Somma che il Comune si sobbarcherà.

Anche lo stadio Fanuzzi necessita di piccoli interventi, ma di gran lunga inferiori e decisamente meno esosi a quelli del Giovanni Paolo II: “La Lega ha fatto un sopralluogo al Fanuzzi – ha spiegato a Newspam il numero uno della Virtus – ed ha posto in essere delle prescrizioni in merito a piccoli adeguamenti che vanno effettuati. Ancora non sappiamo quantificare i costi. Siamo disposti, però, ad anticiparli noi società, in modo che poi il Comune di Brindisi li defalchi dall’affitto dello stadio. Comunque, sono adeguamenti che prima o poi bisognerebbe fare. Ad ogni modo, ci sono stati una serie di incontri con il sindaco ed i vari assessori e la procedura per giocare al Fanuzzi sta andando avanti. Ad oggi, è quasi certo; non ci sono problemi a definire il tutto entro giugno, che sarà la data di iscrizione al prossimo campionato”.

Le opere di adeguamento del Giovanni Paolo II inizieranno a settembre: “Secondo il cronoprogramma del Comune – ha detto Magrì – dovranno terminare entro gennaio 2018. I costi saranno sostenuti interamente dall’Amministrazione”.

Si sa, Francavilla Fontana-Brindisi sono un bel po’ di chilometri, a cui ne vanno aggiunti altri per raggiungere lo stadio del capoluogo. Ma Magrì non dispera: “Mi auguro che giocare a Brindisi – ha incalzato il presidente – non graverà sulla presenza dei nostri tifosi allo stadio. Anzi, credo che sicuramente ci seguiranno e spero mantengano lo stesso attaccamento che c’è stato quest’anno. Magari, attireremo anche gente sia dal capoluogo, che dai paesi limitrofi: siamo pur sempre una squadra della provincia che gioca in Lega Pro”.

Già, la Lega Pro. Una utopia, un sogno, fino a qualche tempo fa; oggi, una certezza che continua, partita dal quel famoso triplete targato mister Calabro: vittoria del campionato d’Eccellenza, della Coppa Puglia e della Coppa Italia di categoria. “Sono molto soddisfatto della stagione che abbiamo disputato – ha proseguito il patron biancazzurro – siamo partiti con l’obiettivo di salvarci ed, invece, ci ritroviamo a giocare i play-off (con la prima partita in casa). Non pensavamo di andare oltre le aspettative”.

Play-off ottenuti nonostante una debacle dell’ultimo mese e mezzo, che ha portato la squadra ad avere un ‘tangibile’ calo psicofisico: “E’ fisiologico – ha affermato Magrì – poi, noi non abbiamo una rosa vastissima ed avendo tirato molto il fiato nella prima parte della stagione e non avendo i ricambi necessari, abbiamo subito questo calo. Però, avevamo già raggiunto l’obiettivo della salvezza. Il futuro di Nzola? E’ richiesto da molte squadre importanti di Serie A (Fiorentina, ndr) – ha concluso – ed ha anche offerte dall’estero. Tarpare le ali ad un giocatore della sua caratura (ricordiamo che è classe ’96, ndr) non sarebbe corretto nei suoi confronti, anche se ha ancora altri due anni di contratto con noi. Prenderemo le decisioni opportune a fine stagione con i suoi procuratori”.

Tommaso Lamarina
Redazione

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