Via libera al progetto definitivo per l’area parcheggio del Palazzetto dello Sport, ultimo passo prima dell’inaugurazione; e accordo con Stp per avere ogni mese 2 pullman che portino i nostri tifosi della Virtus da Francavilla allo stadio di Brindisi, a prezzi popolari. Questo è ciò che ho fatto questa mattina prima di firmare le mie dimissioni da sindaco: quello che ho sempre fatto da quando la città mi ha dato la sua fiducia. Ho ripagato quella fiducia ogni giorno con risultati quotidiani, cambiando Francavilla un pezzo alla volta, con risultati che nessuno può negare, che sono visibili ovunque e dei quali vado e andrò sempre fiero.

Però a volte in politica i fatti non bastano. A volte, in politica, certe beghe, certe polemiche, perfino certi rancori, valgono per alcuni più dei progetti. Io in questo modo di vedere e intendere la politica non mi ritrovo. E so che non si ritrova nemmeno la stragrande maggioranza di coloro che mi sostengono fuori e dentro il Consiglio comunale. Tuttavia esistono degli elementi di rottura e di tensione continua che giorno dopo giorno fungono da freno e rallentano il nostro cammino, avvelenano il clima e rendono impossibile lavorare con serenità.




Ho cercato di sopportare tutto questo a lungo, sperando che questa fase di disarmonia si spegnesse così come è divampata. E invece nel corso dell’ultimo Consiglio comunale ho dovuto prendere atto che certi incendi non possono essere domati.

Quando si tocca e si intacca la dignità e l’onore delle persone, oltre che dei politici, io non ci sto più. Per cui è il momento di porre tutto sul piatto e capire dove si vuole andare. Si intende governare la città realizzando il programma e i progetti? Io ci sto. Si vuole lavorare con serenità anteponendo gli interessi di Francavilla a tutto il resto? Io ci sto. Ma ad alzarmi la mattina con l’interrogativo su quale capriccio dovrò fronteggiare nel corso della giornata, per quali rivendicazioni personali dovrò sottrarre tempo al mio lavoro e alla mia città, beh io non ci sto più. Non sono un tipo che si arrende, mai. E non voglio che la mia città paghi le conseguenze delle beghe e dei capricci altrui. Quindi se si potrà lavorare con serenità io lo farò.

Altrimenti, come è giusto che sia, la parola torni ai cittadini. Noi ci saremo, e ci saremo senza alcun timore, forti di un’esperienza che ha cambiato radicalmente Francavilla. In questi 3 anni abbiamo sbloccato cantieri, altri ne abbiamo aperti, abbiamo iniziato e terminato lavori in tempi di record, abbiamo preso una città piena di buche, di debiti e di cantieri chiusi da anni, e l’abbiamo rimessa in moto, e a nuovo. Il tutto nella massima trasparenza e legalità, senza mai essere stati nemmeno sfiorati da inchieste o peggio, così come è stato per oltre vent’anni.

Maurizio Bruno

 

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