Il centro di prima accoglienza fauna selvatica in difficoltà, Legambiente: “Richiesta di riattivazione del servizio pubblico della Provincia di Brindisi”

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BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta, indirizzata al presidente della Provincia Maurizio Bruno, da parte di Legambiente Brindisi, a firma del presidente Nicola Anelli, sulla interruzione del servizio pubblico del centro di prima accoglienza fauna selvatica.

“Avendo appreso dalla stampa che il Servizio del centro di prima accoglienza fauna selvatica a decorrere dal 29 dicembre 2016 è stato interrotto per la messa in Cassa Integrazione in Deroga del personale in organico, considerato che: la normativa nazionale e regionale a tutela della fauna selvatica non è stata modificata ed è tuttora in vigore (L. 157/92; L.R. 27/98) la specifica competenza della Provincia; dal 2001 ad oggi la Provincia di Brindisi ha garantito egregiamente il recupero, la cura ed il rilascio in libertà di esemplari di fauna selvatica rinvenuti nel territori provinciale e spesso anche provenienti da province limitrofe utilizzando per lo svolgimento di tale importante servizio strutture e attrezzature faunistiche ( voliere, stabulario, locali per il ricovero e la cura ) e personale qualificato che nel tempo ha acquisito maggiore professionalità grazie a specifici aggiornamenti nel settore; l’esistenza di detto Centro (CRFS) consente un intervento tempestivo su richiesta dei Corpi di Polizia, Comando Provinciale VVFF, del Servizio Veterinario ASL, del Corpo Forestale dello Stato, dei cittadini e delle Associazioni, garantendo la corretta gestione della fauna selvatica rinvenuta in difficoltà. In considerazione delle numerose attività garantite e dall’alto valore sociale ed ambientale di tutela e salvaguardia di fauna selvatica e specie protetta del CRFS, si chiede di voler considerare, nel nuovo ed imminente piano industriale della Santa Teresa SPA- Provincia di Brindisi, la continuità operativa di questo Servizio, chiedendo eventualmente la collaborazione anche economica dei Comuni interessati ai quali si trasmette la presente per doverosa conoscenza. Detta collaborazione potrebbe risolvere incresciose situazioni dovute alla difficoltà di garantire la tutela della Fauna Selvatica bisognosa di soccorso così come previsto dalle vigenti leggi. Legambiente da sempre sensibile alle suddette tematiche si riserva di procedere legalmente nel caso dovessero verificarsi situazioni di mancato soccorso previsto dalle vigenti leggi a tutela della fauna selvatica e di conseguente interruzione di pubblico servizio”.

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