BRINDISI – Riunione dei consiglieri di maggioranza, ieri sera, a Palazzo di Città. L’incontro è stato convocato dal sindaco Angela Carluccio, all’indomani del Consiglio comunale in cui si è votata la mozione di sfiducia allo stesso primo cittadino, bocciata con 17 voti della maggioranza (compreso quello della Carluccio, ndr) contro i 15 dell’opposizione, orfana del leader di Impegno Sociale Carmelo Palazzo, assente per malattia.

Incontro che, a quanto pare, sarebbe stato disertato in blocco dai Conservatori e Riformisti, oggi “Direzione Italia” (composto da Marina Miggiano, Luca Volpe, Consiglia Tau, Pietro Guadalupi e Pietro Siliberto). Il motivo? Probabilmente, tutto sarebbe sorto a seguito delle pesanti dichiarazioni rese in Consiglio comunale dal capogruppo dei Coerenti Per Brindisi Pasquale Luperti che, assieme a Marika Rollo, è stato il promotore e primo firmatario della famosa mozione di sfiducia. Luperti, mercoledì mattina, aveva raccontato della esistenza, già nel periodo del ballottaggio, di una sorta di gruppo di coordinamento, composto da “5 Samurai”, di cui lui stesso faceva parte. “Man mano, però – aveva detto il consigliere – mi sono reso conto che la forza dei cinque samurai andava scemando. Le riunioni le facevamo in cinque, ma le decisioni le assumeva un solo samurai, esterno al consiglio. La mattina parlavamo in cinque, decidevamo alcune cose, ma la sera cambiava tutto. E’ accaduto anche per la formazione della Giunta”. 

rollo carluccio

Il riferimento – chiarissimo – era a Marcello Rollo. Lo stesso Marcello Rollo del quale Raffaele Fitto si era lamentato con Massimo Ferrarese nel momento ‘clou’ della crisi amministrativa poi sfociata nella mozione di sfiducia, così come riportato dalla nostra testata (http://www.newspam.it/fitto-ai-suoi-a-brindisi-si-va-avanti-ma-si-cambia-rotta-a-ferrarese-continuiamo-ma-frenate-lo-strapotere-di-rollo). Era il 22 gennaio – esattamente due giorni prima l’appuntamento dal notaio (poi sfumato) dei 17 consiglieri di opposizione. In quella occasione, il leader di Direzione Italia aveva strigliato i ‘suoi’, mentre a Ferrarese aveva detto che “a Brindisi si continua e si va avanti, ma a patto che sia il sindaco Angela Carluccio a governare realmente e che si freni lo ‘strapotere’ e l’influenza di Marcello Rollo sulle decisioni della Carluccio stessa”.




Pasquale Luperti
Pasquale Luperti

Le dichiarazioni di Luperti mercoledì mattina in Consiglio hanno dato, di fatto, l’idea che sin dall’inizio gli ex Cor siano stati esclusi dalla gestione della amministrazione. E’ molto probabile, dunque, che i fittiani si siano posti qualche domanda ed abbiano chiesto delucidazioni al sindaco rispetto alle affermazioni del capogruppo dei Coerenti per Brindisi ma, soprattutto, abbiano chiesto la conferma di essere stati considerati, sin dal principio, quasi un corpo estraneo, da tenere accanto solo per alzare le mani in Consiglio, ma senza alcun potere decisionale.

E’ evidente che questo chiarimento non è mai arrivato da parte del sindaco Carluccio al gruppo di Direzione Italia che, pertanto, ieri sera, ha disertato in blocco la riunione di maggioranza, non avendo prima risolto le questioni tirate in ballo in Consiglio comunale. Né pare che, successivamente, qualcuno dei presenti abbia contattato alcuno di loro per chiedere spiegazioni circa la assenza. Da qui la decisione di Direzione Italia di chiudersi in se stesso, pretendendo il chiarimento richiesto prima di addivenire ad una condivisione del percorso comune.

L’unica cosa certa è che ieri sera, nel corso della riunione, si sia sollevata l’ira da parte di Luciano Loiacono e Maurizio Colella contro gli ex Cor e Noi Centro per aver bocciato l’emendamento proposto dallo stesso Colella di aumentare a due i gettoni dei consiglieri per le commissioni consiliari, che avrebbero portato un aggravio di 100mila euro alle casse comunali. Una maggioranza compatta, non c’è che dire…




Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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