Happy Casa: Barber e Randle ci saranno, da valutare Suggs. E la società non taglierà nessuno…

BRINDISI – Settimana difficile in casa Brindisi: al risentimento muscolare avvertito da Randle, infatti, si è aggiunta la brutta caduta rimediata da Suggs, i cui esiti saranno valutati in queste ore dallo staff medico.

A Pesaro, però, al netto delle condizioni di Suggs, ci saranno tutti, anche Randle e Barber. Il primo, sfiduciato per la serie di contrattempi fisici che hanno costellato la sua carriera, scenderà sui legni dell’Adriatic Arena e cercherà risposte più precise in merito alla sua condizione: dopodiché valuterà quali scelte compiere, ma la società cercherà in ogni caso di convincere il giocatore a desistere da eventuali propositi dettati anche dall’impeto del momento. Il secondo, invece, non andrà via, se non su sua richiesta: l’acquisto di Moore, infatti, rappresenta un’aggiunta di qualità al roster e non un avvicendamento. Ovvio che, se Suggs dovesse recuperare ed il problema di Randle dovesse rientrare, l’indiziato numero 1 a sedersi in tribuna sarebbe Barber.

Abile ed arruolato anche Daniel Donzelli, apparso in buona forma nell’allenamento del giovedì, durante il quale coach Dell’Agnello ha più volte elogiato le giocate del gioiellino biancazzurro.

Dall’altra parte, Brindisi troverà una Pesaro in crisi di risultati e tecnica, data l’assenza della guardia Mario Little, che priva di una pedina importante un roster già di per sé non particolarmente lungo. I biancorossi, infatti, puntano gran parte delle loro fiches sul trio delle meraviglie Moore, Mika, Omogbo, rispettivamente 11°, 8° e 1° nella classifica della valutazione totale. Dietro di loro, in quanto a statistiche, si colloca l’ottimo Ceron (28 min. e 11 pt.), così come discreto, nel reparto esterni, è l’apporto fornito dall’argentino Bertone e da Monaldi, e tra i lunghi quello garantito dalla “sorpresa” Ancellotti, che si sta facendo valere anche al piano superiore. Completano il roster il 18enne Serpilli ed il 19enne Bocconcelli, con il primo che scende in campo per 6 minuti di media, mentre il secondo per meno di 1 minuto a partita.

Pesaro, dunque, affronterà la gara di domani con poche – ma buone – armi a disposizione, in attesa di reperire sul mercato un elemento che possa alleviare l’assenza di Little (si è parlato di Kuksis, ma anche di Rosselli in uscita dalla Virtus).

L’Happy Casa, di converso, pur con tutti i problemi prima elencati si presenterà invece con una panchina più profonda e con tanti giocatori vogliosi di dimostrare qualcosa.

Dalla partita in terra marchigiana, insomma, potrebbe passare una parte importante del futuro prossimo della squadra, sia per il peso dei punti in palio sia per le risposte che alcuni giocatori daranno e riceveranno in campo; in base a queste e ad altre situazioni, la società deciderà come intervenire nel reparto dei lunghi.

E ad incoraggiare la squadra, come sempre avviene a Pesaro, ci saranno decine di tifosi biancazzurri.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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