PERUGIA – Aveva ingerito 18 pile, tre tagliaunghie, due accendini, tre lame ed un bottone, il detenuto straniero del carcere di Capanne, a Perugia, che ieri pomeriggio, nell’ospedale perugino Santa Maria della Misericordia, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per l’estrazione degli oggetti, ingeriti – secondo quanto riferisce una nota dell’Azienda ospedaliera – in maniera volontaria.




“Non era mai accaduto di estrarre un numero cosi’ elevato di oggetti, finiti nello stomaco dopo essere transitati per faringe, laringe ed esofago”, sottolinea il direttore della struttura complessa di gastroenterologia, il dottor Luigi Clerici. La tecnica adottata per l’intervento e’ la stessa utilizzata per casi analoghi, e prevede l’ausilio di un endoscopio dotato di una speciale calamita. “L’intervento chirurgico è durato cinque ore ed il paziente, che non aveva mai manifestato intenzioni suicide, si trova ora in rianimazione”. E’ previsto che la prognosi venga sciolta nelle prossime ore. Interventi analoghi sono frequenti – sottolinea l’Azienda ospedaliera perugina – ma gli operatori sanitari considerano da record il numero di oggetti recuperati dal paziente operato. (Fonte Ansa). 




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