BRINDISI – Lunedì 28 agosto alle ore 21.00 in piazza Duomo, ingresso libero, è in programma il concerto «Raffaele Casarano (sax) incontra Peppe Servillo (voce) e con William Greco (piano)», organizzato dal «Teatro Pubblico Pugliese» in collaborazione con il Comune di Brindisi nell’ambito delle attività realizzate a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione FSC 2007-2013 – APQ rafforzato «Beni ed attività culturali». Un imperdibile concerto che vedrà insieme sul palco il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista William Greco, entrambi salentini, oltre allo straordinario interprete Peppe Servillo. Si faranno apprezzare l’omaggio a Luigi Tenco uno dei più grandi cantautori che la storia della musica italiana ricordi, e altre incursioni nella produzione cantautorale italiana, oltre alle composizioni originali di Casarano e Greco. Servillo percorrerà un tratto privilegiato della storia della nostra musica con pezzi senza tempo come «Lontano lontano», «Una carezza in un pugno», «Abbassando», «Un giorno dopo l’altro» e «Io sono uno».

Raffaele Casarano è considerato tra i più talentuosi e noti interpreti della New Jazz Generation italiana, fiore all’occhiello della creativa fucina della «Tùk Music» diretta da Paolo Fresu. Si avvicina allo studio del sassofono all’età di sette anni. Si diploma nel 2004 presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce e approfondisce lo strumento grazie alle masterclass con Dave Liebman, Emiliano Rodriguez e Maurizio Giammarco. È direttore artistico e ideatore, insieme all’associazione «MusicAltra», del Locomotive Jazz Festival (VIII edizione nel 2013) che si svolge nel mese di luglio nel suo paese natale: Sogliano Cavour (Lecce). Il debutto discografico che porta il suo nome arriva nel 2005, si intitola Legend e vede la partecipazione dell’intera Orchestra Sinfonica Tito Schipa del Conservatorio di Lecce e di Paolo Fresu ospite alla tromba. L’intesa tra i due è destinata a durare. Nel 2010 Paolo Fresu produce Argento per la propria etichetta, la «Tùk Music», e Raffaele Casarano diventa così il primo artista escludendo lo stesso Fresu ad essere prodotto dalla label. Con lo spettacolo teatrale «Food Sound System» di Donpasta, per cui cura le musiche, ha la possibilità di partire in tour in Africa. Un viaggio che allarga lo spettro delle influenze musicali a cui fa seguito un secondo breve tour in Mozambico e Zimbabwe. Nel frattempo, dopo il successo di Noè (settembre 2013), è arrivato il momento di «Medina», il quarto album uscito nell’ottobre 2015 ancora prodotto dalla «Tùk Music». L’ultima sua creatura è il progetto «Jazz Bistrot», singolare connubio che unisce jazz, musica sinfonica e musica elettronica; una sorta di ritorno alle origini se pensiamo che incontra di nuovo l’«Orchestra Sinfonica Tito Schipa» di Lecce, già nel disco di debutto, e in cui sperimenta l’incontro con Erik Honoré a cui ha affidato la parte elettronica e il live sampling. Tra le sue collaborazioni, oltre quella già citata con Paolo Fresu, troviamo: Buena Vista Social Club, Javier Girotto, Lincoln Goines, Mark Soskin, Gianluca Petrella, Ensemble Notte Della Taranta, Negramaro, Moni Ovadia, Marian Serban, Après La Classe, Donpasta, Eugenio Finardi, Paola Turci, Manu Katché, Erik Honoré.

William Greco si è diplomato e laureato in pianoforte sotto la guida dei Maestri Benedetto Lupo e Roberto Bollea presso il Conservatorio di Musica «Nino Rota» di Monopoli. 

Dopo aver vinto numerosi primi premi assoluti in diversi concorsi pianistici, si afferma al «Premio Venezia» del Teatro «La Fenice» e al «Premio delle Arti» 2013. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero; si è esibito con diverse orchestre e recentemente ha eseguito il quinto Concerto di Beethoven con l’«Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari», il primo Concerto di Brahms con l’«Orchestra dell’Accademia Musicale Pescarese» ed il «Concerto in Fa» di Gershwin con l’«Orchestra Tito Schipa» di Lecce. Contemporaneamente alla carriera classica, coltiva la passione per il jazz, sia attraverso un severo percorso accademico, che attraverso concerti e prestigiosi riconoscimenti.

Già premiato dal «Berklee College of Music» di Boston per le sue straordinarie capacità musicali, si consacra ufficialmente con il «Primo Premio», «Premio del pubblico» e il «Premio Libertà» alla VII edizione del concorso nazionale «Chicco Bettinardi» di Piacenza.

Si è esibito nei principali teatri e jazz club in Italia ed Europa al fianco di Paolo Fresu, Raffaele Casarano, Giuliano Sangiorgi, Massimo Manzi, Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni, Massimo Morriconi, Franco Simone, Gaetano Partipilo, Luca Aquino ed altri.

Nell’ottobre 2015 ha pubblicato «Corale», primo lavoro discografico a suo nome in cui il pianista salentino ha cercato di modellare un percorso frutto della sintesi naturale di tutte le sue esperienze: dalla classica al jazz. Nel marzo 2016 è stato l’artista italiano residente presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.

Peppe Servillo debutta nella musica con gli «Avion Travel» nel 1980. La sua storia coincide in gran parte con quella del suo gruppo che, in circa trent’anni di lavoro, ha pubblicato numerosi album conquistando importanti riconoscimenti. Nel 1998 con gli «Avion Travel» partecipa al Festival di Sanremo con la canzone «Dormi e sogna», vincendo il premio della critica e il premio della giuria di qualità come miglior musica e miglior arrangiamento. Nel 1999 partecipa in qualità di attore al film di Fabrizio Bentivoglio «Tipota». Nel 2000 il gruppo vince a Sanremo con il brano «Sentimento» oltre ad aggiudicarsi il premio della giuria di qualità per la musica e l’arrangiamento. Nel 2001 compare come attore nel film di Wilma Labate «Domenica». Nel 2002 viene chiamato come attore da Mimmo Calopresti nel film «La felicità non costa niente». Inizia nel 2003 una proficua collaborazione artistica con due musicisti argentini, Javier Girotto e Natalio Mangalavite che si concretizza negli anni a seguire nella realizzazione di tre album. Nel 2006 interpreta Don Chisciotte nel film di Mimmo Paladino «Quijote». Nel 2007 esce l’album degli «Avion Travel» intitolato «Danson Metropoli – Canzoni di Paolo Conte», vincitore di un disco d’oro. Sempre nello stesso anno viene chiamato come attore da Fabrizio Bentivoglio nel film «Lascia perdere Johnny». Nel 2010 vengono presentati al Festival di Venezia due film nei quali Peppe è presente in veste d’interprete: «Into paradiso» di Paola Randi e «Passione» di John Turturro. Lo stesso anno collabora come attore in teatro col fratello Toni allo spettacolo «Sconcerto»Sempre nello stesso anno collabora con Lina Wertmuller nel film per la televisione «Mannaggia alla miseria». Nel 2011, accompagnato dall’orchestra «Roma Sinfonietta», è voce recitante dell’«Histoire du soldat» di Igor Stravinsky, della quale cura anche l’adattamento in napoletano. Nel mese di ottobre 2012 esce l’album «Peppe Servillo & Solis String Quartet –Spassiunatamente», omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana. Da marzo 2013 è in tournée teatrale assieme al fratello Toni con la commedia di Eduardo De Filippo «Le voci di dentro». Nel 2013 vince, come migliore attore non protagonista per il succitato spettacolo, il premio «Le maschere del teatro italiano» ed il premio «Ubu». Sempre nel 2013 escono due film che lo vedono interprete: «Transeurope Hotel» di Luigi Cinque e «Song ‘e Napule» dei Manetti Bros, vincitore di vari «David di Donatello» e «Nastri d’Argento».

Avion Travel teatro degli Arcimboldi

Nel 2014, oltre a numerose collaborazioni nel campo musicale, continua la fortunata tournée teatrale con «Le voci di dentro» mentre nel 2015 è di nuovo a teatro con il fratello Toni ed i «Solis String Quartet» con lo spettacolo «La parola canta», un concerto, un reading, un recital che celebra Napoli attraverso poesia e canzone. Nel 2016 è il protagonista del «Borghese gentiluomo» di Molière accompagnato dall’«Ensemble Berlin» e sempre nello stesso anno interpreta Peachum nell’«Opera da tre soldi» di Bertolt Brecht al «Piccolo Teatro Strehler» di Milano, per la regia di Damiano Michieletto. Continua la collaborazione con i «Solis String Quartet» con l’uscita di «Presentimento», un altro album di canzoni napoletane, la naturale prosecuzione di un progetto che non smette di spaziare all’interno di un immenso panorama musicale senza cercare di circoscriverlo ad un periodo o ad un autore. Nel 2016 è di nuovo attore per il cinema nel film «Indivisibili» di Edoardo De Angelis.

LASCIA UN COMMENTO