BRINDISI – Da un dibattito sorto su facebook a seguito di una nota inviata ieri dal senatore del Partito Democratico Salvatore Tomaselli  – che ieri, come riportato in un nostro articolo (http://www.newspam.it/sen-tomaselli-su-crisi-ryanair-il-governo-tuteli-i-passeggeri-la-puglia-rilanci-le-sue-infrastrutture-aeroportuali)  era intervenuto sulla crisi di Ryanair, chiedendo al Governo di tutelare i passeggeri ed alla Puglia di rilanciare le sue infrastrutture aeroportuali – l’avvocato Massimo Ciullo punta l’attenzione su un aspetto  altrettanto importante e probabilmente mai sollevato da nessuno, almeno sino ad oggi.

In prima battuta, con riferimento a Ryanair, Ciullo scrive: “Negli scorsi anni, quando Ryanair ha goduto dei benefici regionali del governatore Vendola, quando a Ryanair è stato consentito di operare godendo di un regime fiscale più favorevole rispetto ad altri, nonché mediante società con sede a Malta o in altri Stati che poi erano quelle che stipulavano i contratti di lavoro con i dipendenti, si è mai udito il Sen. Tomaselli?”.

Di seguito, poi, l’affondo: “Oppure, spostando l’attenzione da Ryanair alle società di gestione degli aeroporti, il Sen. Tomaselli o altri rappresentanti istituzionali titolati ad intervenire incisivamente, hanno mai sollevato la questione: per le piste di atterraggio si deve pagare o non si deve pagare la tassa sulla spazzatura? La destinazione fattualmente (quella urbanistica specifica sarebbe ancora più significativa) che è di tipo commerciale perché utile a far decollare e atterrare gli aerei, non dovrebbe comportare l’obbligo di pagare la tassa sui rifiuti? E se è così, la Tari, la tassa sui rifiuti viene attualmente pagata dalla società che gestisce le piste di atterraggio? Perché il Sen. Tomaselli non pone anche questi interrogativi?”.

Un interrogativo che, probabilmente, dovrebbero porsi più di qualcuno e non solo Tomaselli.

Redazione

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