BRINDISI – La Brindisi che non ti aspetti: chapeau!
Peccato! Dispiacere, delusione, rabbia e tanta amarezza. Si può riassumere solo così la superlativa prestazione della Cantine Due Palme Brindisi nel quarto di finale contro l’Armani Milano.
Coach Sacchetti, alla vigilia, disse che la squadra avrebbe dovuto alzare il livello per poter pareggiare quello altissimo delle scarpette rosse. E così è stato. Brindisi è scesa in campo con la ‘faccia tosta’ ed, a tratti, ha domato i lombardi. Purtroppo, però, ci ha pensato il dio del tempo Kronos a dare una mano a Milano, facendole segnare il canestro della vittoria a meno di un secondo dalla sirena lunga. Onestamente, non peccheremo certo di tifo sfegatato se dicessimo che Brindisi avrebbe meritato il passaggio del turno, a discapito della strafavorita alla vigilia.
La Cantine Due Palme conferma il quintetto di domenica, con Moore, Scott, Carter, Cardillo e M’Baye. Un avvio arrembante di Milano, con un paio di bombe, fa tremare Brindisi, che non riesce a centrare il retino. Dopo neppure metà quarto, Sanders è già in doppia cifra e la Cantine Due Palme pensa di essere andata a Rimini in gita. Brindisi conquista pochi rimbalzi e subisce i contropiedi milanesi. Così, l’Armani chiude la prima frazione di gioco sul +10: 28-18.
Ma Brindisi ricorda di essere a Rimini per disputare la Coppa Italia. Si sveglia e fa segnare un parziale di 7-1. Ora, la Cantine Due Palme sembra essere più sciolta e dinamica ed i risultati arrivano senza neanche troppa attesa: 33-30 Milano. Ma colui che sarà per tutti l’uomo partita a fine gara, sale in cattedra: parliamo di Daniel Donzelli. L’azzurro mette intensità in difesa e classe in attacco. Chapeau. Poi, Moore si inventa una pazzesca tripla da quasi 8 metri e porta i suoi al meritato pareggio: 35-35. Ora è Milano a chiamare il time-out, per cercare di ritrovarsi. Adesso, anche M’Baye arriva in doppia cifra e lo fa mettendo la freccia: 39-42. Sul finale di tempo, l’Armani ha la palla del sorpasso, che la Dea Bendata insacca: 45-44 (17-26 Brindisi).
M’Baye e Scott tornano trascinatori, con quest’ultimo che pesca dal cilindro un gioco di prestigio ed è nuovo vantaggio Cantine Due Palme: 45-48. Nel frattempo, fa vedere i muscoli in difesa il giovane Donzelli, che poi riparte e regala un suntuoso assist per Carter, il quale altro non può fare che centrare il retino. Il terzo quarto termina 61-61 (16-17 Brindisi).
La partita è sempre in costante ed entusiasmante equilibrio. Nessuna delle due formazioni vuole cedere il passo all’altra. C’è anche una certa parità anche nei rimbalzi e di ciò può esserne fiero Sacchetti. Milano fa un parziale di 4-0 e tenta l’allungo, ma viene ripresa prontamente dalla tripla di Phil Goss. A meno di 90’’ dal termine, Brindisi è avanti: 72-73. Una tripla di Milano, però, tenta di tagliare le gambe ai brindisini: 75-73. Ma Carter si libera bene al tiro ed ha tra le mani la pesantissima palla del pareggio, che purtroppo spreca. L’Armani non chiude i giochi dalla lunetta e Scott li riacciuffa: 75-75 a 4’’ dalla fine. I giocatori non c’entrano più nulla ora. Gioca solo Kronos che, evidentemente, tifa Milano. Sullo scadere, infatti, a meno di un secondo dai tempi regolamentari, le scarpette rosse centrano l’ultimo canestro che li proietta in semifinale: 77-75.Cosa le vuoi dire a questa squadra? Nulla. Ha giocato bene, non ha sfigurato e non si è vista affatto l’abissale differenza di classifica in campionato. Era la Brindisi che Sacchetti chiedeva e che ha visto per tutti i 40’. Forse, però, se avesse messo dentro qualche canestro in più nel primo quarto, ora staremmo parlando di tutt’altro risultato. Carter, Scott e M’Baye chiudono a 15 punti, ma è Donzelli la vera rivelazione della partita. Brindisi domina nei tiri liberi (72% contro il 50% di Milano) e dai 6,75 (27% contro il 20% milanese). Sono i tiri da 2 che hanno penalizzato la Cantine Due Palme: 55% contro il 63% dell’Armani. Ma non c’è niente da rimproverare ai ragazzi, che hanno onorato la competizione e la maglia.
Siamo certi che anche il main sponsor Enel abbia ammirato i brindisini dai loro televisori di qualche salotto capitolino. Magari rivedranno l’idea che li potrebbe portare a decurtare del 50% le cifre di sponsorizzazione alla New Basket Brindisi…
Tommaso Lamarina Redazione |