BRINDISI -Basket sì o basket no? Intanto, i tifosi spronano l’Amministrazione…

Dura vita per la New Basket Brindisi, non solo in termini sportivi, ma anche per il suo futuro più prossimo. Un futuro lontano dalla città o ancora ben radicato in contrada Masseriola? Al momento non è dato saperlo.

Gli appassionati tutti e la società guidata da Nando Marino sono in grande ambascia per quanto stabilito dal Consiglio Federale e cioè che dalla stagione 2018-2019 ogni club dovrà disputare tutte le partite casalinghe in un palazzetto da minimo 5.000 posti a sedere. Conditio sine qua non per iscriversi al campionato di Serie A. Il vetusto PalaPentassuglia, invece, conta, su per giù, 3500 posti, quindi ben lontano dalle richieste dei piani alti del mondo cestistico nazionale.

Così, in queste ore, si sono mossi in tanti: chi sollecita la ‘sua’ Amministrazione, come Massimo Ferrarese, a trovare una soluzione, considerando che potrebbe intervenire la società di cui egli stesso è presidente, vale a dire Invimit; chi, su invito di quest’ultimo, dichiara di voler ‘salvare’ il basket a Brindisi, come il sindaco Angela Carluccio, ma senza illustrarne le modalità; chi, come l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Brigante, sostiene che ci sono opere ben più importanti da attuare in città (?); chi, invece, come l’assessore allo sport Maria Greco, si adopererà, già dopo Pasqua, per far sì che la NBB possa continuare a giocare nel glorioso PalaPentassuglia, convocando un tavolo con gli addetti ai lavori.

Nel frattempo, però, il campionato prosegue e proseguono anche le partite che l’Enel dovrà disputare. Ultima in ordine di tempo, quella andata in scena ieri sera, contro Milano, vinta perentoriamente per 70-68.

Lo storico PalaPentassuglia era una bolgia ed ha vestito l’abito delle grande occasioni, quello da sera, facendo registrare il tutto esaurito. Prima della palla a due, però, i tifosi hanno osservato due minuti di assoluto silenzio in segno di sensibilizzazione per la realizzazione di un nuovo palaeventi e/o per ampliare il palasport già esistente. Hanno anche appeso uno striscione con scritto “Non resteremo seduti davanti alla vostra immobilità. Amministrazione, non fermerete la nostra passione!!!”. Al termine della prestazione, poi, è scoppiato un arcobaleno di gloria, gioia, orgoglio e soddisfazione. Nemmeno i più ottimisti avrebbero potuto immaginare tanto. Il PalaPentassuglia si è unito in un unico abbraccio, tra tifosi, dirigenti ed anche giornalisti. tifosi

Chi non ha avuto la fortuna ieri di toccare con mano la suggestiva atmosfera che si è respirata al PalaPentassuglia, non potrà capire cosa sia il basket per Brindisi. Al di là dell’impresa sportiva (chapeau!), la città è da anni vicina alla squadra, più di quanto si possa immaginare. E non far morire il basket a Brindisi non è solo un ‘capriccio’ dei tifosi, ma è un obbligo che l’Amministrazione dovrà osservare. Infatti, se così non fosse, si darebbe un pugno in pieno petto al capoluogo.

Benchè Marino sia anche consigliere di opposizione dell’attuale maggioranza di Palazzo di Città e la Carluccio sia la vincitrice dello scontro elettorale proprio col patron dell’Enel, sarebbe giusto che entrambi facessero un passo l’uno verso l’altro. Marino, magari, invitando il sindaco al PalaPentassuglia, per cercare di far comprendere cosa sia l’orgoglio sportivo di una città passionale come Brindisi e la Carluccio attivandosi affinchè si creino le condizioni per ampliare l’attuale palasport. La lungimiranza per un nuovo palaeventi è pressoché vana, atteso che difficilmente lo si potrà costruire. Però, ridare lustro a quello già esistente appare essere un vero e proprio atto dovuto verso la città.

Intanto, lo stesso Marino getta acqua sul fuoco: “I tifosi stiano sereni – ha detto al termine della partita contro l’Olimpia Milano – Brindisi non sparirà. C’è gente che ha a cuore questo progetto. Siamo dirigenti, ma siamo anche tifosi ed amiamo la nostra città e ci batteremo contro tutti coloro i quali faranno in modo da farci andare via da Brindisi. Sediamoci ad un tavolo e parliamo”.

Pertanto, il basket locale aspetta un importante segnale da parte dell’Amministrazione. Arriverà?

Tommaso Lamarina
Redazione

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