TORRE GUACETO – Se vi avvicinate al terreno con l’intenzione di osservare qualche piccolo essere vivente, molto probabilmente il primo che noterete sarà una formica.

Le formiche costituiscono una famiglia di insetti tra i più abbondanti e più importanti tanto negli ecosistemi naturali, quanto in quelli antropizzati.
Questi sono piccoli esseri con un’organizzazione sociale, incredibilmente ancora poco conosciuti.
Tra questi insetti, ci sono le formiche mietitrici del genere Messor, che esplorano alacremente il terreno alla ricerca di semi e piccoli frutti che raccolgono e trasportano nel nido in grande quantità.
Le mietitrici sono tra le specie di formiche più grandi nella nostra zona. È possibile osservare nei prati e nei giardini lunghe colonne di operaie che si spostano incessantemente tra i nidi e le aree di foraggiamento. I semi e i frutti raccolti servono per nutrire le regine e le larve, che rappresentano ciò che le operaie hanno di più caro.
In questo periodo gli individui alati e sessuati stanno lasciando le colonie per i voli nuziali.
Nel dettaglio, una colonia di formiche è in massima parte costituita da operaie, individui senza ali e sterili, i quali non hanno funzione riproduttiva.
Gli individui sessuati, invece, vivono all’interno del nido e sono poco osservabili.
Tra questi ci sono: le “regine”, ossia le femmine fecondate, senza ali, che depongono le uova e concorrono all’accrescimento della colonia; e i maschi e le femmine non fecondate, tutti alati.
Gli individui di quest’ultima categoria abbandonano il nido in determinati periodi dell’anno per accoppiarsi. Le Messor lo stanno facendo in questi giorni.
Dopo l’accoppiamento i maschi muoiono, mentre le femmine perdono le ali e cercano di fondare nuove colonie.
Nelle foto allegate è ritratta un’operaia di Messor wasmanni, una delle diverse specie di formiche mietitrici che popolano la Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto.
Le formiche sono un esempio di come anche gli esseri viventi più piccoli svolgano ruoli fondamentali negli ecosistemi. La conservazione degli ambienti naturali non può prescindere dall’utilità di questi esseri viventi.
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